XLAW® è un trovato tecnologico e metodologico ideato e implementato per sperimentare, per la prima volta in Italia, un approccio innovativo ai problemi di Sicurezza Urbana che si basa sulla possibilità di poter prevenire secondo la logica della previsione i fenomeni d'illegalità diffusa che normalmente avvengono nelle nostre bellissime città.

Il trovato nel suo insieme consiste in un protocollo tecnico e metodologico configurato per generare e impiegare strategicamente allarmi Predittivi georeferenziati di possibili crimini, elaborati secondo un esclusivo modello previsionale di Deep Learning.

L'innovazione consiste nel fatto che rispetto a tutti i sistemi tradizionali di controllo (videosorveglianza ecc.) o allarme (antintrusione, barriere elettroniche ecc.) i quali hanno il limite di poter essere considerati solo dopo che i crimini sono accaduti, il trovato permette di Prevenirli vigilando dove è scientificamente previsto che accadano e non dove si pensi possano accadere o peggio, dove già accaduti, il noto limite del metodo di prevenzione tradizionale.

La lunga e diffusa sperimentazione del trovato, condotta per dare un valido contributo alla conoscenza e al progresso nel contrasto all'illegalità diffusa, può essere considerata nel suo insieme una ricerca scientifica i cui esiti sono stati valutati e validati indipendentemente dalle più importanti strutture di sicurezza e da due università grazie alla quale, si è potuto stabilire che l'Intelligenza Artificiale, ormai sempre più al fianco delle attività umane, se implementata e impiegata opportunamente anche finalità di Sicurezza Urbana, attesa l'alta attendibilità e precisione delle analisi e quindi delle informazioni strategiche che riesce a fornire, può elevare l'attività di prevenzione e controllo e renderla maggiormente dinamica, precisa ed efficace evitando lo spreco di risorse e di energie.

«Il suo lungo impiego ha spostato il costrutto strategico dell’azione di controllo da una visione riparatoria del danno ad una visione probabilistica del rischio, quindi da una logica di rincorsa dei problemi e degli effetti che essi generano tipica della permanente emergenza, ad una che lavora sugli schemi della prevenzione» (Prof. Giacomo Di Gennaro Dipartimento di Scienze Politiche Direttore del Master di II livello Criminologia e Diritto Penale Analisi Criminale e Politiche per la Sicurezza Urbana Università Federico II di Napoli)

Sperimentazione

2004/2019
Dipartimento di Pubblica Sicurezza Direzione Centrale Anticrimine Questure di Napoli, Salerno, Prato, Venezia, Parma e Modena.

Premi

2018
Finalista e vincitore del Premio Innovazione Digitale SMAU.

Validazioni

2019
Dipartimento di Pubblica Sicurezza Direzione Centrale Anticrimine.
2017/2019
Università Federico II Dipartimento di Scienze Politiche - Università Parthenope Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici.
 
2022
Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione generale per la tutela della prorpietà intellettuale - Ufficio Brevetti e Marchi.

Genesi, principi e risultati

Il progetto di ricerca, sviluppo e sperimentazione del trovato, prende il via a valle di uno studio ventennale sui fenomeni di devianza urbana che ha permesso di distinguere con maggiore precisione l'illegalità diffusa nelle città e comprendere che furti, rapine, scippi, borseggi, truffe e altri delitti, hanno caratteristiche di ciclicità e stanzialità e possono essere previsti qualora si riesca a definire un'appropriata logica di previsione e trasferirla a un modello di apprendimento automatico (Deep Learning) che sulla base di talune informazioni sui fenomeni delittuosi e sulle dinamiche sociali nei contesti in cui essi accadono, ha il compito di decodificare il disegno criminoso all'origine dei singoli delitti prevedendone la riconfigurazione nel tempo e nello spazio, con il fine di creare la condizione ottimale per riusicre a prevenirli più efficacemente rispetto al metodo tradizionale.

Frutto di anni di studio multidisciplinare, il modello si basa su di un evoluto metodo di analisi mai applicato prima per analizzare e affrontare il rischio criminale e che sorpassa tutti gli approcci sinora noti come quello del crime linking, del calcolo probabilistico e della elaborazione su carta topografica di zone di maggiore incidenza criminale (hot spot) i quali, presentano aree grigie e criticità di tipo etico e funzionale.

La sperimentazione del trovato da parte di più strutture di sicurezza condotta con il contributo di due università per la supervisione indipendente del lavoro, ha permesso di stabilire trasparentemente che basando le attività sulla selettività e sequenzialità dei controlli in virtù delle elaborazioni predittive secondo il modello d'Intelligenza Artificiale, è possibile prevenire i crimini più efficacemente rispetto al metodo tradizionale e razionalizzare le risorse e le energie evitandone lo spreco.

Attraverso un articolato framework, il trovato è stato introdotto per la sperimentazione indipendente in divisioni operative di sicurezza di diverse città italiane e impiegato secondo un protocollo esclusivo per favorirne la più agevole e corretta applicazione. Con l'obiettivo di tentare di migliorare l'attività di Prevenzione dei crimini nelle aree urbane secondo il diverso paradigma, dato dalla possibilità di poter prevenire gli illeciti prevedendoli grazie all'Intelligenza Artificiale, sono stati predisposti i controlli sul territorio in maniera selettiva e sequenziale e pertanto con dinamica precisione e puntualità rispetto al reale grado di evoluzione del rischio. Il supporto operativo dell'Intelligenza Artificiale, ha permesso agli operatori di acquisire, in simbiosi con la stessa, maggiore consapevolezza del rischio e capacità decisionale direttamente nello scenario operativo e di partecipare proattivamente a un' appropriata strategia di "risk assessment" che sorpassa il limite di dover lavorare solo sull'emergenza o sulla base di analisi e valutazioni empiriche o obsolescenti.

I risultati ottenuti non sono casuali perchè si situano in quel progressivo itinerario rinvenibile nella copiosa letteratura sulle dinamiche della deterrenza in Teoria dei Giochi. Molti studi dedicati a questo argomento infatti, dimostrano che per questi delitti la punizione del reo non dovrebbe essere il primo obiettivo da perseguire, perchè il tentativo di infliggere la pena è casuale, costoso e produce scarsi risultati. Ciò che dovrebbe essere maggiormente valorizzato nella quotidiana disputa con il reo, è invece la deterrenza perchè di fatto è una pena che limita pesantemente il disegno criminoso e maggiori quindi dovrebbero essere gli sforzi per arrivare a infliggerla con sistematicità. Infatti, se i potenziali autori di reato sono sufficientemente influenzabili, come si è riuscito a dimostrare, allora aumentare la probabilità di condizionamento, non solo può ridurre l'ammontare della pena effettivamente inflitta ma ribalta una situazione, dal suo equilibrio di alta violazione, al suo equilibrio di bassa violazione. I risultati, oltre al potenziale che offrono per ridurre la criminalità e la carcerazione, possono avere importanti implicazioni soprattutto per la corretta gestione del problema, quello dell'Insicurezza Urbana.

Per maggiori informazioni inviare una richiesta a: - info@xlaw.it -

  • 1999

    Avvio dello studio sui fenomeni di devianza urbana

  • 2003

    Ideazione del modello predittivo e sviluppo della tecnologia e del metodo abilitante

  • 2004

    Prima sperimentazione nella città di Napoli

  • 2012

    Ideazione del protocollo d'impiego della soluzione

  • 2013

    Validazione accademica ed avvio del framework per l’immissione in uffici operativi di sicurezza di undici città

  • 2013/2019

    Sperimentazione in uffici operativi di sicurezza di Napoli, Prato, Salerno, Venezia, Modena e Parma

  • 2018

    Premio innovazione SMAU 2018

  • 2019

    Validazione operativa della Direzione Centrale Anticrimine Dipartimento di Pubblica Sicurezza

  • 2020

    Presentazione alla AIWEEK prima manifestazione dedicata alle eccellenze che fanno uso di Intelligenza Artificiale

  • 2022

    Concessione Brevetto per Invenzione Industriale

Sperimentazione città coinvolte

Napoli

  • Superficie 117,27 km²
  • Abitanti 972.130
  • Densità abitanti 8.148,22 per km²
  • Questura 1
  • Commissariati 19
  • PCrime 9 (Indice di Pressione criminale)

Prato

  • Superficie 97,35 km²
  • Abitanti 185.089
  • Densità abitanti 2.004 per km²
  • Questura 1
  • Commissariati 0
  • PCrime 9 (Indice di Pressione criminale)

Parma

  • Superficie 260,6 km²
  • Abitanti 197.499
  • Densità abitanti 757,86 per km²
  • Questura 1
  • Commissariati 0
  • PCrime 13 (Indice di Pressione criminale)

Salerno

  • Superficie 59,85 km²
  • Abitanti 134.850
  • Densità abitanti 2,215,89 per km²
  • Questura 1
  • Commissariati 2
  • PCrime 19 (Indice di Pressione criminale)

Venezia

  • Superficie 415,9 km²
  • Abitanti 259.809
  • Densità abitanti 624,69 per km²
  • Questura 1
  • Commissariati 3
  • PCrime 12 (Indice di Pressione criminale)

Modena

  • Superficie 183,19 km²
  • Abitanti 186.307
  • Densità abitanti 1.017,02 per km²
  • Questura 1
  • Commissariati 2
  • PCrime 15 (Indice di Pressione criminale)

Obiettivi raggiunti

Efficacia operativa

Diminuiti nelle città sperimentate scippi, rapine, furti e borseggi in misura maggiore rispetto alla media nazionale ed in città simili per dimensioni, numero di abitanti e dinamiche socio economiche. Dimostrata la maggiore efficacia del metodo previsionale rispetto al metodo tradizionale

Valorizzazione del capitale umano

Migliorate la motivazione, la partecipazione e la capacità di prendere decisioni strategiche per raggiungere gli obiettivi a breve e medio termine da parte degli operatori di controllo del territorio e la performance operativa dell’intera organizzazione

Risparmio sui costi di gestione della sicurezza e per la collettività

Razionalizzati gli interventi e ridotti i chilometri di percorrenza dalle pattuglie, il consumo di carburante e lo stress di uomini e mezzi. Risparmio per la collettività in base alla diminuzione dei delitti

Ulteriori implicazioni

Integrazione con le altre forze dell’ordine - miglioramento della percezione di sicurezza e della fiducia nella istituzione da parte del cittadino – miglioramento della reputazione professionale da parte degli operatori - contenimento dei fattori di rischio e di stress degli operatori – definizione su base scientifica della sicurezza reale e percepita - favorevole accettazione da parte dei media, del mondo accademico e giuridico

Metodo di analisi per la verifica dei risultati

ANALISI QUANTITATIVA

Riduzione dei crimini consumati
È stato considerato il numero dei delitti consumati nelle città sperimentate nell’anno prima della sperimentazione e nell’anno in cui è avvenuta la sperimentazione e messi a confronto i risultati con quelli ottenuti in altre città simili.

Mancato spostamento del crimine
È stata elaborata la distribuzione georeferenziata dei crimini commessi nell’anno prima della sperimentazione e nell’anno in cui è avvenuta la sperimentazione.

Efficacia del metodo di prevenzione tradizionale e previsionale
È stato acquisito il numero dei delitti commessi quando è stato adottato il metodo tradizionale e previsionale ed elaborata la differenza dei risultati.

Riduzione dei Km percorsi dalle pattuglie e dell’usura dei mezzi
È stato acquisito il numero dei chilometri di percorrenza da parte delle pattuglie quando è stato adottato il metodo tradizionale e previsionale ed elaborata la differenza.

ANALISI QUALITATIVA

Attendibilità delle previsioni
Sono stati messi quotidianamente a confronto mediante un apposito tool di verifica i delitti consumati e le previsioni elaborate dal software onde valutare l'attendibilità e la precisione dell’elaborato.

Partecipazione degli operatori
Sono stati acquisiti il numero dei controlli di prevenzione svolti su iniziativa degli operatori con metodo tradizionale e previsionale ed elaborata la differenza.

Sicurezza reale e sicurezza percepita
Al fine di verificare eventuali differenze tra sicurezza reale e percepita è stato preso in esame l’indice PCrime (Pressione Criminale) parte integrante della innovazione XLAW® che misura la pressione del crimine sul territorio in esame in virtù del numero di delitti commessi in rapporto al numero dei cittadini residenti e non, al numero di abitazioni, esercizi commerciali, teatri, cinema ecc., alle dimensioni del territorio ed alle dinamiche socio-economiche.

Impatto sui media e sull’opinione pubblica
Sono stati estrapolati i dati di interesse relativi a servizi ed articoli offerti da stampa, TV e canali web.

Precisione elaborazioni previsionali

Attraverso un apposito tool di verifica è stato possibile valutare l’attendibilità delle previsioni offerte quotidianamente dalla tecnologia XLAW®.

Sperimentazione % Precisione previsioni
Napoli 84%
Salerno 87%
Prato 89%
Venezia 83%
Parma 82%
Modena 86%

Risultati

Napoli

Risultati prevenzione
Scippi -3,9%
Rapine -23,9%
Borseggi -5%
Furti in abitazione e in esercizi commerciali -12,6%
Furti veicoli -1,6%
Indice di Pressione Criminale -66,7%
Risultati economici
Risparmio per la cittadinanza in base ai risultati di prevenzione € 555.800
Risparmio chilometrico 61%
Risparmio carburante € 33.580

Salerno

Risultati prevenzione
Scippi -44,2%
Rapine -48,9%
Borseggi -19,5%
Furti in abitazione e in esercizi commerciali -21,2%
Furti veicoli -1,7%
Indice di Pressione Criminale -36,8%
Risultati economici
Risparmio per la cittadinanza in base ai risultati di prevenzione € 101.400
Risparmio chilometrico 47,8%
Risparmio carburante € 80.300

Prato

Risultati prevenzione
Scippi -10%
Rapine -5%
Borseggi -21%
Furti in abitazione e in esercizi commerciali -10%
Furti veicoli -28%
Indice di Pressione Criminale -55,6%
Risultati economici
Risparmio per la cittadinanza in base ai risultati di prevenzione € 522.600
Risparmio chilometrico 40,9%
Risparmio carburante € 75.920

Venezia

Risultati prevenzione
Scippi -23,8%
Rapine -15,5%
Borseggi -1%
Furti in abitazione e in esercizi commerciali -22,8%
Furti veicoli -24,3%
Indice di Pressione Criminale -50%
Risultati economici
Risparmio per la cittadinanza in base ai risultati di prevenzione € 134.800
Risparmio chilometrico 37%
Risparmio carburante € 54.020

Parma

Risultati prevenzione
Scippi -44,2%
Rapine -15,4%
Borseggi -5,4%
Furti in abitazione e in esercizi commerciali -25,8%
Furti veicoli -30,6%
Indice di Pressione Criminale -50%
Risultati economici
Risparmio per la cittadinanza in base ai risultati di prevenzione € 303.800
Risparmio chilometrico 40,9%
Risparmio carburante € 75.920

Modena

Risultati prevenzione
Scippi -6,4%
Rapine -10,1%
Borseggi -6%
Furti in abitazione e in esercizi commerciali -14%
Furti veicoli -5,9%
Indice di Pressione Criminale -25%
Risultati economici
Risparmio per la cittadinanza in base ai risultati di prevenzione € 36.300
Risparmio chilometrico 40,9%
Risparmio carburante € 68.620

Efficacia del metodo previsionale

Riduzione dei crimini con il metodo previsionale superiore alla media nazionale ed in città simili

È pensiero comune che la riduzione dei crimini predatori che si registra in Italia da qualche anno, possa essere motivata dalle mancate denunce da parte dei cittadini pertanto il dubbio che potrebbe sorgere è che la riduzione ottenuta nel corso della sperimentazione, possa eventualmente essere connessa a questo andamento.

Sono state pertanto svolte le verifiche e messe a confronto le città sperimentate con quelle che hanno le stesse caratteristiche socio demografiche determinando che nelle città in cui è avvenuta la sperimentazione la riduzione dei crimini è risultata nettamente superiore.

Città % riduzione dei crimini
(Ottenuta nel periodo di sperimentazione)
N. crimini in meno
Parma
(Città sperimentata)
27% 1.600
Taranto
(Città non sperimentata)
19,5% 577
Salerno
(Città sperimentata)
12,8% 642
Ferrara
(Città non sperimentata)
4,2% 192
Venezia
(Città sperimentata)
7,1% 923
Catania
(Città non sperimentata)
1,8% 243

Efficacia del metodo previsionale

Differenza produttiva dell'operatività con metodo di prevenzione tradizionale e previsionale

In Italia il controllo del territorio viene condiviso tra le due forze, Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri. Nelle città sperimentate la produttività della Polizia di Stato che ha adottato la tecnologia XLAW®, è risultata nettamente superiore ovvero i crimini sono stati commessi in maggior numero nelle aree di competenza dell’altra forza che ha adottato il metodo di prevenzione tradizionale.

Una delle criticità attribuita al metodo previsionale ed al centro di dibattito accademico, è l’eventuale possibilità di spostamento del crimine che in criminologia viene definito «displacement» ovvero uno dei rischi che la criminologia attribuisce in caso di interventi di prevenzione che agiscono sullo spazio o sul contesto della realizzazione del reato è che il fenomeno si sposti.

La verifica è stata svolta utilizzando dei diagrammi. Partendo da un punto dove si concentrava il fenomeno prima del trattamento si è sovrapposto un diagramma che unisce vari punti dove si sarebbe potuto spostare dopo il trattamento in base alla morfologia ed alle caratteristiche del territorio.

In virtù dei maggiori controlli svolti dalla Polizia di Stato sulla base degli allarmi generati dal sistema previsionale XLAW®, nel punto dove il fenomeno era più concentrato (riserva di caccia) gli unici luoghi dove si sarebbe potuto spostare, sono quelli indicati dai cerchi numerati.

Dopo un anno di sperimentazione il fenomeno si è ridotto ma non vi è stato alcuno spostamento in nessuno dei punti alternativi. Il metodo di verifica è stato adottato per tutte le città dove è avvenuta la sperimentazione e per tutti i tipi di reati predatori, il risultato è stato sempre lo stesso: il fenomeno si è ridotto ma non si è mai spostato.

Napoli prima del trattamento.
Napoli dopo del trattamento.

Partecipazione

Abilità nel prendere autonomamente decisioni strategiche nel breve medio termine da parte degli operatori di controllo del territorio

Nelle sedi operative dove è avvenuta la sperimentazione rispetto al periodo precedente in cui veniva adottato il metodo di prevenzione tradizionale sono aumentati i controlli svolti su iniziativa degli operatori impegnati in attività di controllo del territorio stimolati quotidianamente dalle elaborazioni previsionali fornite dal sistema XLAW®.

Impatto

Media e opinione pubblica

L’impiego del sistema XLAW® è stato favorevolmente accolto dal mondo giuridico ed accademico ed ha suscitato notevole interesse da parte dei media i quali hanno pubblicato numerosi articoli di stampa e lanciato numerosi servizi televisivi in cui è stato sempre posto l’accento sulla innovazione adottata dalla Polizia di Stato incidendo quindi sulla reputazione del brand e sul sentimento di fiducia da parte dell’opinione pubblica verso l’istituzione.

  • 161 articoli di stampa locale
  • 34 articoli di stampa nazionale
  • 82 articoli di stampa internazionale
  • 2.324 Link a servizi WEB
  • 27 articoli di stampa specializzata
  • 12.439.000 spettatori servizi TV 13% share
  • 12 servizi TV locale
  • 15 servizi TV nazionale
  • 12 servizi TV internazionale

Validazione Accademica

Anche se in questo momento storico l’Italia è preoccupata dall’affermarsi di altre emergenze (effetti del cambiamento climatico, crisi aziendali, riduzione della produttività), il tema della sicurezza urbana nel Paese resta nell’agenda istituzionale sempre ai primi posti, anche se una progettazione più costante delle politiche di sicurezza urbana stenta a realizzarsi e la soluzione degli interventi si prestano a facili strumentalizzazioni, sia da destra che da sinistra.

Tuttavia, non si può disconoscere che la sicurezza rappresenti un bene fondamentale della persona, un diritto universale riconosciuto della persona (art. 3 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani) e in quanto tale è considerato dalla nostra Carta tra “i diritti inviolabili dell’uomo” (art. 2 Costituzione italiana), per cui come tale è esigibile perché senza di essa non può essere esercitata la libertà e senza questa alcuna attività umana è perseguibile e si esprime in tutta la sua grandezza. Pertanto, la sicurezza dovrebbe essere gestita in continuità, oltre lo schieramento di partito.

Sicurezza, giustizia e libertà sono valori interconnessi: senza sicurezza non c’è libertà e non si può neanche garantire giustizia. La sicurezza è tuttavia una condizione sia oggettiva (garantita da un insieme di tutele e dispositivi), sia soggettiva, in quanto inerisce lo stato d’animo della persona, la sua condizione psicologica, tant’è che questa dimensione è studiata mediante la percezione dell’insicurezza. Quando lo Stato non riesce a garantire la sicurezza formazioni autonome si propongono nella storia come alternative per offrire tutele, protezione, garanzie. La mafia si origina storicamente proprio come soggetto sociale che offre protezione in assenza dello Stato. Viene venduta al punto che già il Franchetti nel 1876 nella famosa “Inchiesta” identifica i mafiosi come esperti nell’uso della violenza per tutelare diritti di proprietà debolmente o nient’affatto salvaguardati dallo Stato.

Il venir meno della sicurezza alimenta la paura e paradossalmente la modernità avanzata essendo gravida di nuovi rischi instilla un maggior senso di generale insicurezza perché rende più precarie molte condizioni di vita e vulnerabili quelle che un tempo erano abituali certezze. Tuttavia, essendoci un rapporto molto stretto tra sicurezza e disuguaglianza, chi abita i gradini più bassi della scala sociale è oggettivamente più vulnerabile in quanto meno tutelato e di conseguenza la percezione di insicurezza è funzione dello status più debole. Quanti sono collocati, invece, nei gradini superiori godono di maggiori garanzie, si dotano di maggiori autotutele e per essi il senso di insicurezza si nutre maggiormente di elementi soggettivi o di quegli aspetti della vita contemporanea che in quanto connessi ai rischi globali (inquinamento, terrorismo, grandi flussi migratori, crisi economiche) istillano angosce, paure, inquietudini.

Una delle specificità nostrane è che, a differenza di altri contesti come gli Stati Uniti, l’Inghilterra o la stessa Francia, i programmi di sicurezza urbana non sono mai stati attraversati da sperimentazioni strategiche di modelli centrati sulla prevenzione degli eventi e attenzione alle vittime in uno spazio urbano delimitato. Cosa che all’estero è avvenuta in modo più frequente sotto l’egida di programmi attuati da dipartimenti attivi di polizia in collaborazione con le università, i sindaci o gli uffici governativi. Il periodo newyorkese della “tolleranza zero” (dal 1990 al 2001) attuata specie da Rudolph Giuliani (1994-2001) sarebbe errato tradurlo e identificarlo in chiave esclusivamente politica. Ciò impedirebbe di cogliere alcuni spunti e intuizioni analitiche che, a partire dagli studi dello psicologo sociale P. Zimbardo alla fine degli anni ’60 sull’ “indifferenza collettiva” e dalle successive teorie delle “finestre rotte” (Broken Windows Theory, Kelling e Wilson, 1982), del “contagio sociale” (Cook e Goss, 1996) e delle ipotesi connesse ai programmi Moving to Opportunity (MtO) (Harcourt - Ludwig 2006), hanno permesso di cogliere alcuni effetti sociali connessi al e/o indotti dal degrado e disordine urbano.

Le critiche mosse ai programmi Safe and Clean Neighborhoods e più ancora alle strategie di tolleranza zero hanno invece dato vita a un lungo periodo di sperimentazione coincidente con i programmi foot-patrol, community policing, problem-oriented policing, che sebbene di scarsa efficacia o non dando i risultati sperati (Jang et alii, 2008) sono stati sovrapposti da altri modelli applicati (“pulling levers” policing, third-party policing, hot spots policing, compstat ed evidence-based policing) per prevenire il crimine o per contrastarlo. Specialmente dopo l’11 settembre 2001 quando rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini è diventato un imperativo assoluto. Piuttosto che arretrare, le non poche criticità emerse negli ultimi anni rispetto alle differenti sperimentazioni hanno consolidato negli Usa la ricerca di nuove vie, testando i risultati dell’applicazione di nuove strategie e arricchendo i modelli di correlazione fra fattori in modo da fornire risposte più attendibili (Taylor, 2001; Nixon 2005; Braga et alii, 2014). Gli addetti ai lavori e gli studiosi del campo si dibattono da un lato, esplicitando l’idea che una buona deterrenza si costruisce perseguendo sia le infrazioni minori che i crimini violenti, anche se andrebbe contestualizzato l’approccio al tipo di criminalità presente in una determinata area. Paura, disordine, sviluppo del crimine sono comunque connessi sia alle piccole infrazioni sia ai crimini violenti i cui effetti collaterali finiscono per disincentivare l’interesse e la partecipazione alla difesa della comunità. Dall’altro, quanti ritengono che criminalizzare le incivilities e ogni forma di soft crime sia un errore, uno spreco di risorse e un inefficace modo di contrastare il senso di insicurezza della comunità, ancorché incassare risultati inadeguati sul fronte della criminalità (Braga et alii, 2015). Anche aumentare il numero di agenti in strada o rendere le pene più dure e lunghe non sortisce effetti deterrenti efficaci nei confronti di quanti scelgono le vie del crimine (Paternoster, 2010).

Lo studio alla base di XLAW® da conto di come il tema della sicurezza urbana, sebbene necessiti di interventi integrati di carattere sociale, economico, di riqualificazione degli spazi pubblici, del design ambientale e di incentivazione alla partecipazione dei cittadini alla cura e difesa della cosa pubblica, si fondi innanzitutto nell’applicazione di strategie di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine più organizzate. Riformulate sulla base di precedenti analisi criminologiche capaci di simulare situazioni future.

L'Università Federico II di Napoli ha accettato di collaborare al progetto perchè da anni si è sviluppato un confronto serrato sull’uso dei modelli operativi e predittivi di security ed il modello XLAW®, pone seri interrogativi alla teoria del contagio (che pure annovera illustri pensatori: G. Le Bon; S. Freud; N. Smelser) e alla psicologia del comportamento collettivo i cui risultati sono stati estesi, poi, alla teoria matematica della diffusione delle malattie utilizzata dagli epidemiologi per prevedere il corso delle infezioni all’interno di una popolazione (N.T.J. Bayley, 1957).

I risultati che XLAW® produce, si situano esattamente in quel progressivo itinerario che ha spostato l’attenzione dai processi irrazionali a quelli razionali e intenzionali studiati nell’ambito delle teorie della trasmissione delle credenze e delle informazioni all’interno dei mercati azionari (A. Lynch 1998, 2000; R. J. Shiller 2000) e che prepotentemente stanno rivoluzionando la new criminology incrociando, tra l’altro, i risultati che derivano dalle ricerche del design ambientale e da quelle di vittimizzazione.

Bisogna prendere sul serio XLAW®, frutto di un lavoro di gruppo e una sinergia istituzionale che ha incrociato saperi, esperienze e abilità differenti i cui risultati incrinano uno dei presupposti che vanno per alcuni per la maggiore: costruire la sicurezza militarizzando il territorio. Niente di più falso. L’attività di sicurezza urbana predittiva offre risultati più efficaci atteso che si combinino ricerca, tecnologia e riflessività criminologica.

Infatti, XLAW® raccoglie le informazioni in base ad un costrutto selettivo ipotetico teorico che pur ispirandosi ai modelli rational (integra la teoria delle opportunità di P.M. Mayhew, R. Clarke et alii, 1976; la teoria della rational choice di D.B. Cornish e R.V. Clarke, 1986; la teoria degli spazi geometrici criminali di P.J. Brantingham e P.L. Brantingham, 1991; la teoria delle attività di routine Di M. Felson e L. Cohen, 1979; il crime mapping, le risultanze di vittimizzazione), va oltre sia perché confuta, come anticipato, alcuni aspetti dei modelli di reazione-diffusione dei crimini predatori connessi alla formazione degli hot spot e quindi all’effetto displacement, sia perché mostra il carattere temporale - non lo esclude – relativamente alla ricostruzione della “riserva di caccia”. Il che mette le forze dell’ordine nella condizione di anticipare le mosse (prevenzione) disarticolando le condizioni che originano l’evento. Una selezione valutativa, quindi, dei fattori criminogeni che con alta probabilità determinano i casi, costruendo un modello di risk assessment basato sulla logica dell’uso dei “big data”.

La prevenzione situazionale ne esce arricchita perché la selezione delle informazioni che il modello XLAW® tende ad incorporare non si preoccupa di ridurre le opportunità, ma assume che è la riserva di caccia (dotata di caratteristiche proprie) che va modificata e osservata, attesa appunto la sua infungibilità (o ricostruzione delle analoghe proprietà).

È trasferibile ad altri contesti?

È trasferibile ad altri reati (displacement other crime)?

Le presupposizioni circa la serialità, specializzazione, modus operandi e tipologia di vittima definita ci dicono che è possibile. E' la sfida che andrebbe accolta. Certo la modalità operativa e la tenacia – non comuni - di chi ha ideato e promosso il progetto mostra quanto sia importante e opportuno l’aggiornamento e la specializzazione dei corpi della polizia locale, ancorché delle forze dell’ordine, stabilizzando in percorsi di confronto con il mondo accademico, gli esperti e quanti sperimentano nuovi modelli di analisi criminale o nuove strategie di controllo territoriale.

XLAW® sposta il costrutto strategico dell’azione di controllo da una visione riparatoria del danno ad una visione probabilistica del rischio. Quindi da una logica di «rincorsa» dei problemi e degli effetti che essi generano (tipica della permanente emergenza) ad una che lavora sugli schemi della prevenzione.

Bisogna considerare una tale proposta operativa. Sono offerti risultati che restituiscono efficacia operativa, valorizzazione del capitale umano, nuove conoscenze, risparmi sui costi di gestione, ipotesi integrative di azione con altre forze dell’ordine. E non è poco!

- Prof. Giacomo Di Gennaro Dipartimento di Scienze Politiche Direttore del Master di II livello Criminologia e Diritto Penale Analisi Criminale e Politiche per la Sicurezza Urbana Università Federico II di Napoli -

   Conclusioni

XLAW® nasce come progetto laico di ricerca e sviluppo che nel corso degli anni ha abbracciato più campi della scienza. Con approccio multidisciplinare ogni fase del progetto è stata condotta con il contributo di molti soggetti del mondo della sicurezza pubblica e privata, del mondo accademico, criminologi, sociologi, urbanisti, pedagogisti, giuristi, informatici, economisti, medici ed anche della cittadinanza soprattutto quella attiva.

Sin dall'inizio il progetto è stato aperto a chiunque volesse contribuire o verificare non solo gli aspetti etici e tecnologici ma anche i risultati della ricerca, dello studio e della sperimentazione della soluzione finale svolta in più contesti in gran parte dei quali, senza che vi fosse l'influenza di chi lo ha ideato e sviluppato. Grazie a queste coraggiose scelte etiche, XLAW® è oggi l'unica soluzione al mondo di questo tipo che trasparentemente è stata posta al libero giudizio ed ha ricevuto il consenso indipendente non solo degli addetti ai lavori ma anche del mondo accademico, giuridico e dell'opinione pubblica. Al contrario di molte altre soluzioni spesso oggetto di critiche per mancanza di trasparenza, XLAW® è un sistema White Box e sia l'utente che chi eventualmente tiene a svolgere una serena valutazione, sa benissimo cosa ha in mano, su cosa si fonda il suo sviluppo, quali siano i fini del suo impiego, il suo funzionamento e quali informazioni vengono raccolte.

XLAW® prima di essere un'innovazione tecnologica è pura ricerca i cui risultati sono un contributo originale per tutto il mondo scientifico e per chi intende o ancora trova difficoltà ad approcciare progetti simili perchè ha permesso di definire scientificamente più aspetti. Primo su tutti che il metodo di prevenzione basato su elaborazioni predittive, è risultato più efficace rispetto al metodo tradizionale che si basa sull’acquisizione di meri elaborati statistici degli eventi passati o sulla valutazione di istanze formulate dalla collettività per fornire risposte a breve e medio termine che inevitabilmente possono giungere in ritardo e che produce scarsi risultati. Grazie alla ricerca svolta, che viene messa a disposizione di chiunque volesse approfondire, finalmente la polzia predittiva può essere considerata realtà e non più fantascienza o suggestione.

Ideato e sviluppato dopo un lungo periodo di ricerca, XLAW® ha confermato il presupposto condiviso tra i ricercatori coinvolti, secondo i quali è possibile arrivare a prevedere certe tipologie di crimini urbani che hanno la caratteristica di ripetersi nel tempo e nello spazio se si è in grado di definire ed implementare, un appropriato metodo di Previsione e che maggiore è la possibilità di ridurre i delitti sulla base dell'alta attendibilità e precisione delle elaborazioni del modello predittivo ideato e sviluppato. Dimostrato e provato che se si è in grado di prevedere e prevenire il crimine, esso non si sposta in altre aree del territorio, ne consegue che scippi, rapine, furti e borseggi avvengono in luoghi difficilmente fungibili che se presidiati con scientifica puntualità e precisione, si può arrivare a rendere maggiormente sicuri e disorientare il criminale che inevitabilmente diviene meno efficace e più vulnerabile nel tempo e nello spazio.

Non è un caso che il progetto XLAW®, oltre ai risultati tangibili, ha sancito clamorosi stravolgimenti di note teorie sulla criminologia urbana, suscitando clamore ed attenzione nel mondo scientifico internazionale.

Il framework per l’introduzione della tecnologia XLAW® all’interno di un’organizzazione complessa, è stata il vero successo considerando che la tecnologia non mai è fine a se stessa e che non è semplice proporre ed introdurre innovazione, laddove i metodi di lavoro non sono preparati a questo. E' stato quindi studiato, sviluppato ed adottato un metodo esclusivo con l'aiuto di psicologi e tecnici per mettere a punto uno strumento che fosse pienamente fruibile, efficace e che non stravolgesse i precedenti protocolli, a bassissimo costo di impianto e di gestione per incidere sulle performance dell'organizzazione e dei singoli operatori i quali, grazie alla rivoluzione paradigmatica degli obiettivi operativi e non allo stravolgimento del metodo di lavoro, sono risultati sin dalle prime ore di utilizzo della tecnologia pienamente proattivi ed abili nel prendere decisioni strategiche nella quotidiana disputa con il reo.

La conclusione è che XLAW® non deve essere considerata un’ulteriore risorsa in aggiunta a quelle già esistenti ma uno strumento innovativo ed esclusivo che permette di rivoluzionare il paradigma della sicurezza per ridurre i crimini, i costi, i rischi e lo stress di uomini e mezzi ed i danni di tipo economico e morale della collettività.

I risultati, la validazione da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e delle Università Federico II e Parthenope di Napoli, i premi, i riconoscimenti ottenuti, l’alto gradimento dell’opinione pubblica e dei media ed il fatto che la tecnologia sulla base delle sua lunga sperimentazione ha raggiunto il massimo livello di maturità TRL9 atteso che nessuno strumento di questo tipo attualmente ha raggiunto questo livello di maturità, determinano che XLAW® possa essere un'intelligenza artificiale pronta a lavorare quotidianamente al fianco delle forze dell'ordine per aiutarle a rendere più sicure le nostre bellissime città.

Crediti

Per la sperimentazione
  • Dipartimento di Pubblica Sicurezza
    Direzione Centrale Anticrimine
  • Questura di Napoli
  • Questura di Salerno
  • Questura di Prato
  • Questura di Venezia
  • Questura di Parma
  • Questura di Modena
Per la valutazione e la validazione
  • Università Federico II
    Dipartimento di Scienze Politiche
  • Università Parthenope
    Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici

Bibliografia, Sitografia e Media

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Sicurezza 4P Perchè la Polizia Predittiva per la Sicurezza Urbana in Italia ha funzionato

Claudia Morelli giornalista professionista esperta di Diritto e Diritti per ALTALEX (2019): Furti e rapine - a sventarli ci pensa l’intelligenza artificiale!

Michele Iasselli Avvocato, docente di logica ed informatica giuridica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente a contratto di informatica giuridica presso LUISS - dipartimento di giurisprudenza per ALTALEX (2018): XLAW la polizia predittiva è diventata realtà

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Parma Press: “Sicurezza – Arriva a Parma XLAW, il software che prevede dove e quando avverrà un crimine

Parma Press: “Grazie a XLAW Polizia ferma possibili ladri nel San Leonardo: tre rumeni già segnalati per furti

Reggio Sera: “Minority report” è realtà, arriva l’algoritmo che prevede i reati

Madi Ferrucci per TPI (2019: XLAW l’algoritmo che prevede i furti e le rapine in base a un modello matematico

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Ministero dell’Interno: In azione anche a Sassuolo il sistema preventivo – predittivo recentemente introdotto dalla questura di Modena, XLAW

Il Denaro: Poliziotto napoletano idea l’algoritmo che prevede i reati: sperimentazione a Modena

Dal sito Polizia di Stato Venezia: Venezia: i reati vengono previsti da un algoritmo

Dal sito Polizia di Stato Modena: XLAW le nuove strategie messe in campo dalla Polizia di Stato per il controllo del territorio

Dal sito Polizia di Stato Modena: Grazie al software XLAW, la Polizia di Stato mette a segno un altro risultato: arrestato in flagranza un topo d’appartamento

Dal sito Polizia di Stato Parma: XLAW è il nuovo modo di fare controllo del territorio da parte dell’UPGSP della Questura di Parma

Dal sito Polizia di Stato Venezia: Venezia-Mestre. Arrestati per furto due cittadini romeni. Il sistema XLAW strumento vincente

PSB Privacy e Sicurezza : XLAW, l’I.A. che contrasta il crimine

Il Tirreno: Prato reati in calo con XLAW

Premio SMAU: Casi di successo XLAW l'algoritmo poliziotto che prevede i crimini

Corriere della sera: Attenti al ladro l'annuncio lo fa il software XLAW che aiuta la Polizia ad arrestare i criminali

Roma: Napoli poliziotto digitale anticipa i ladri e le loro mosse una denuncia

Modena Today: Algoritmo XLAW della Polizia per prevenire i crimini a Modena

Modena Today: Polizia modenese adotta XLAW, software che prevede reati predatori

Ansa: XLAW APP Questura anticipa un furto

Il resto del carlino: La questura presenta il software che prevede i reati

Il resto del carlino: Polizia, un altro arresto grazie al software XLAW

Tvqui Modena: Polizia di Stato arrestato malvivente grazie al nuovo software XLAW

Il denaro: XLAW sbarca a Venezia software made in Napoli per prevenire i reati urbani

Parma daly: Operazione antidroga della Polizia col sistema predittivo XLAW

Venezia Today: Prevenire i reati grazie a XLAW, sistema che ottimizza il lavoro della polizia

Il Gazzettino Venezia: XLAW funziona, il software che "prevede" i furti coglie un ladro sul fatto

Repubblica: Parma in Questura arriva il software che prevede i crimini

Focus Polizia Penitenziaria: L'algoritmo XLAW che prevede dove e quando sarà commesso un reato

Gazzetta di Parma: Polizia impegnata nei controlli con il sistema XLAW che predice i reati

Pisa Today: Pisa qualità della vita usiamo XLAW

Il Riformista: I ladri li possiamo anitcipare con la tecnologia

Securindex: XLAW il sistema predittivo contro i reati predatori

Fanpage: A Napoli la Polizia prevede i crimini con XLAW

Il Mattino: Napoli sistema elettronico XLAW prevede un furto arrestato l'autore

Il Giornale: Venezia ecco software che predice i reati

Business Insider: Un algoritmo che prevede i crimini e funziona da anni

Rai la Vita in Diretta: Lotta al crimine ecco la tecnologia che batte i ladri

Motherboard: Polizia predittiva XLAW l'algoritmo per prevedere i crimini

Ansa: XLAW app della questura anticipa furto

Sul Panaro: XLAW ora i ladri li cattura l'algoritmo

Mediterranei news: Giornata mondiale del Turismo e Festival dell’Ospitalità XLAW per la sicurezza dei turisti

105.net: Inventato algoritmo per prevedere furti e rapine prima che si verifichino

Stylo24: XLAW l'algoritmo che prevede i crimini

Internapoli: Prevenire il primo convegno sulla Predictive Policing a Napoli

SIAP FOCUS: Innovazione strategica e tecnologia per la prevenzione dei reati

La Verdad: El oráculo del delito: Así se puede predecir dónde se va a producir un delito

DECA Human Resurces: Furti e rapine a sventarli ci pensa l'intelligenza artificiale

BBC News: El ladrón que fue atrapado en Italia gracias a un nuevo algoritmo para predecir delitos inventado en Nápoles

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Repubblica: XLAW l'algoritmo che batte i ladri

Globo: Polícia usa algoritmo que prevê crimes para prender ladrão na Itália

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Espacio Arms: XLAW Algoritmo Policia Predictivo

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Bologna 2000: In azione anche a Sassuolo il sistema preventivo – predittivo XLAW

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Patto sicurezza urbana Roma Capitale art.5: XLAW nel Patto per la Sicurezza Urbana di Roma Capitale

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Ristretti dal Il Fatto Quotidiano: "XLAW": un algoritmo può davvero prevedere (e impedire) un reato?

Civile On Line: Un altro arresto della Polizia di Stato grazie al nuovo software XLAW

Venezia Today: Cercano di rubare una moto, ma gli agenti erano già lì grazie a XLAW: arrestati

Storie Polizia Penitenziaria: Quando per il bene del paese opera l'appartenente al corpo con uniforme e mostrine e non un civile che nulla sa dell'operatività di un corpo di Polizia, le cose funzionano

Press Reader: Via Bissuola ore 12:00 prevista rapina dall'algoritmo che guida le volanti

Modena Today: Prevedere il crimine e anticiparlo, la sfida dell'intelligenza artificiale della Polizia

Bologna2000: Un altro arresto a Modena grazie al software XLAW

Tv Qui: A Modena arriva XLAW per predire i reati

Gazzetta di Modena: XLAW, l’algoritmo anticrimine dà i primi frutti anche a Modena

Tv Qui: Polizia di Stato, arrestato malvivente grazie al nuovo software XLAW

Dire: A Parma arriva un ‘cervellone’ per predire i reati

Privacy e Sicurezza: XLAW, l’I.A. che contrasta il crimine

Business Insider: Percezione o realtà? I danni della paura e i dati reali per contrastarla

Napoli Today: La polizia napoletana prevede i furti: due denunce grazie all'app XLAW

El Confidencial: El ordenador 'atrapaladrones': este es el algoritmo que predijo un robo en Italia

Dagospia: L'algoritmo che predice i reati come minority report si chiama XLAW

Telecapri News: Napoli l'app XLAW della questura blocca uomo con attrezzi da scasso denunciato dagli agenti

Parmateneo: Predire il crimine non è più fantascienza. A Parma arriva XLAW

La Nuona Procedura Civile: Automanting Society Report 2020: Italia avanti con Polizia e Giustizia Predittiva

Polizia di Stato: Attività di controllo straordinario del territorio della Polizia di Stato per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e ai reati predatori in generale

Il Mattino: Sistema di X-Law, a Napoli preso 38enne dopo una rapina

Polizia di Stato: Controlli straordinari del territorio della Polizia di Stato 3 denunciati ed un daspo urbano

LUMSA News: Crimine zero, la sfida del poliziotto che prevede il futuro

Il Riformista: XLAW funziona, ora investire per salvare Napoli dalla criminalità

Prefettura di Napoli: Devianza grave minorile XLAW allo studio della Prefettura

La Repubblica Parma: Parma, in questura arriva il software che prevede i reati

Salvi Juribus: I sistemi di Intelligenza Artificiale in uso alle Forze dell'Ordine in Italia

Gazzetta dell'Emilia: Arrestato grazie al programma di previsione dei reati XLAW

Sassuolo 2000: Un altro arresto a Modena grazie al software XLAW

Modena Today: Polizia modenese adotta XLAW, software che prevede reati predatori

Press Reader - Gente: La nuova tecno-arma della Polizia

Parmareport: Operazione antidroga vincente anche grazie al sistema XLAW

Safety e Security Magazine: Sicurezza Urbana – Dopo le formalità è tempo di concretezza operativa

Centro Studi Livatino: Le frontiere giuridiche dell'Intelligenza Artificiale

L'Opinione: Le frontiere giuridiche dell'Intelligenza Artificiale

State of Mind: Prevedere un reato è possibile? XLAW tecnologia all’avanguardia si pone come modello predittivo di illeciti di tipo predatorio

Segni dei tempi: Città sicure con XLAW, l’algoritmo della polizia. Sperimentazione anche nella provincia di Napoli

Salvi Juribus: I sistemi di intelligenza artificiale in uso alle Forze dell’Ordine in Italia

Repubblica: Parma, in questura arriva il software che prevede i reati

Domani: Anche in Italia è arrivata la “polizia predittiva” per fare sicurezza urbana

Altalex: XLAW, il brevetto italiano di polizia predittiva

Lab Parlamento: Dimmi dove vivi e ti dirò che crimine ci sarà: così anche la polizia diventa predittiva

Piùsicurezza: Polizia Predittiva per la sicurezza urbana:Sistema made in Italy

Edicola WEB: L’algoritmo-anti rapina in soccorso della Polizia

MEDIASET MATRIX: XLAW a MATRIX

RAI: Primi riscontri a Napoli dopo la sperimentazione di XLAW

IL SERRAGLIO: XLAW a Napoli per strategie innovative contro il crimine

RAI regionale: A Napoli XLAW la tecnologia innovativa contro i crimini

RAI regionale: XLAW a Napoli prosegue la sperimentazione

TV PRATO: XLAW a Prato i primi risultati della sperimentazione

RAI TG1: Anche a Venezia XLAW non fallisce

TG VENEZIA: XLAW nella città lagunare

A3 NEWS Venezia: Venezia primo arresto grazie a XLAW

RAI Mimanda RAI 3: XLAW e la Polizia di Stato a Mi Manda Rai 3

RAI Uno in famiglia: XLAW e la Polizia di Stato a Rai Uno In Famiglia

SMAU report premio innovazione digitale: Premiazione SMAU 2018

RAI Italia Si: XLAW sul podio di Italia Si Rai Uno

Gazzetta di Modena: La Questura di Modena presenta XLAW

Polizia di Stato Parma: Parma presentazione XLAW

RAI Tg3 Emilia: A Parma e Modena si sperimenta XLAW

Tg Parma: Il sistema predittivo XLAW sventa furti in appartamento

Gazzetta di Modena: Polizia, XLAW l' "arma" della polizia che prevede furti, scippi truffe e rapine

RAI La vita in diretta: XLAW la tecnologia che batte i ladri

La Nuova Venezia: XLAW, l'aiutante tecnologico della Questura di Venezia

TG Venezia: Un sistema matematico in grado di prevenire i reati predatori. E' arrivato nella questura di Venezia

Rete Veneta: Primi risultati di XLAW. Il sistema adottato in questura, a Venezia, in grado di prevedere i reati predatori